Full immersion

Ho conosciuto M. alla fine della terza media. Con una lotta contro il tempo, abbiamo lavorato insieme alla tesina di esame ed è stato il nostro primo successo. La “full immersion” nei suoi contesti di vita è stata davvero intensa: in breve tempo, mi sono ritrovata sulla rubrica telefonica i riferimenti dei suoi insegnanti, della sua psicologa e persino delle sue amiche. Abbiamo trascorso tantissimi pomeriggi a studiare, chiacchierare, in piscina in compagnia del suo fidanzatino o al cinema con le sue coetanee. Abbiamo aiutato, insieme, una sua amica con un disturbo alimentare e affrontato gli agiti “un po’ nervosi” a casa. Sono stata invitata alla festa dei suoi 18 anni… perché il tempo è passato in fretta: M. oggi non è più un’adolescente, ma una giovane mamma che non ha mai smesso di rendermi partecipe di ciò che succede nella sua vita.

F.M.