Nel mese di giugno 2019 è iniziata una nuova avventura della Cooperativa Valpiana: il Servizio di autonomia Merida, nato per garantire continuità progettuale ad un gruppo di ragazze neomaggiorenni già ospiti della comunità educativa Kiki, alle quali è stata offerta la possibilità di iniziare un percorso di autonomia abitativa, ritenendo ancora prematuro il rientro in famiglia.
Quel 18 giugno, noi operatrici, non lo dimenticheremo mai. Eravamo pervase da un turbine di emozioni intense e contrastanti: gioia e speranza per questo passaggio, ma anche tristezza per l’uscita dalla comunità e preoccupazioni per il futuro.
Ad ottobre 2019 abbiamo organizzato una festa di inaugurazione del Servizio e per l’occasione abbiamo chiesto alle ragazze di sintetizzare in poche frasi i sentimenti provati nel momento del “passaggio”, ma anche le aspettative rispetto a questa nuova fase della loro vita. Questi i loro pensieri:
“Quando si avvicinano i 18 anni sei felice perchè puoi fare cose che prima non potevi, ma senti anche molta paura per quello che verrà dopo, senti l’incertezza e ti chiedi se ce la farai.”
“Venire a vivere in Merida è un grande traguardo per me, ma se non dovessi farcela? se non fossi all’altezza?”
“Ho un sacco di progetti per il futuro, ma molta paura di non riuscire a raggiungere i miei obiettivi”
“Voglio completare gli studi, arrivare al diploma e pensare all’università.”
“Mi piacerebbe imparare a cucinare; so che in questo V mi sarà di aiuto, lei è molto brava;
il mio sogno è una casa tutta mia e qui voglio mettermi alla prova e imparare a gestirla”
“ Voglio pensare ad un corso formativo..che scema sono stata a mollare la scuola l’anno scorso”
“Voglio trovare lavoro come barista, ho finito ora il corso professionale e tra alti e bassi ce l’ho fatta, voglio mettere in pratica tutto quello che ho imparato”
Ed ecco che pian piano Merida ha preso vita: si sono attivati corsi di cucina “fai da te”, turni di pulizia e riordino casa, spedizioni di gruppo per la spesa settimanale, accompagnamenti di supporto per affrontare gli scogli della burocrazia (“gite” in anagrafe, all’asl, al CAF…), momenti collettivi di confronto, momenti individuali per perseguire gli obiettivi più personali di ciascun progetto (ricerca di corsi formativi, ricerca del lavoro, attività di svago esterne).
Quando varchi la soglia di Merida, respiri la voglia di provarci, di mettersi in gioco, di farcela; d’altra parte rimane ancora un po’ l’incertezza, la paura del fallimento, la preoccupazione del dopo.
Il nostro lavoro consiste nel dosare tutti questi ingredienti, tutti indispensabili per la buona riuscita della ricetta finale: le ragazze sono la materia prima, a noi spetta il compito di regolare di sale, aggiustare di pepe, incoraggiare, sostenere, spronare e soprattutto di continuare a sognare con loro!